SFRAPPOLE BOLOGNESI

SFRAPPOLE BOLOGNESI

(Foto del banchetto di carnevale nel Palazzo Pubblico di Bologna del 1693)

Le “sfrappole o crespelli”, risalgono ad antiche ricette bolognesi infatti erano già citate in alcuni testi del 1294. Nel dialetto del luogo, “Sfrapla” significa esagerazione, una grossa frottola o come infiorimento di un discorso per esaltarne il senso.

La ricetta qui sotto è l’originale riportata nel 1932 da Oreste Trebbi e Gaspare Ungarelli e cita fra gli ingredienti il Rosolio; oggi questo liquore rosato, può essere sostituito da un vino dolce, da limoncello o da un altro liquore  a preferenza.

Di seguito riporto quanto scritto nel  testo  “Costumanze e tradizioni del popolo bolognese” :

“Con una pasta composta da farina, ova (uova), zucchero e un pò di rosolio si prepara una sfoglia sottile e la si taglia a lunghe strisce con la rotella smerlata.

Le strisce, piegate ed annodate a nastro si friggono nello strutto o nell’olio e si ottengono così i crespelli da servire a tavola cosparsi di zucchero in polvere”



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