RISO: CONSIGLI PER UN USO CORRETTO
Il riso è uno dei cereali più diffuso al mondo, alcune notizie narrano di coltivazioni nei Paesi Orientali già 5000 anni A.C. ma pare che abbia avuto origine sulle pendici dell’Himalaya più di 12.000 anni fa da una’antica pianta, l’Oryza Sativa; non si sa di preciso quando arrivò in Italia, alcune fonti lo fanno risalire all’anno Mille grazie agli Arabi; altre fonti ritengono sia stato importato dai Mercanti Veneti, fatto sta che oggi è impossibile non conoscere il riso, alimento straordinario e versatile, adatto alle più svariate ricette: dall’antipasto al dolce; da piatti elaborati ai più semplici… e se avanza? buonissima una frittata, anche fredda…e perché no? tagliata a quadretti per accompagnare un aperitivo..
Tuttavia può capitare di essere indecisi sul quantitativo e sui tempi di cottura quindi riporto alcuni consigli sperando che potranno ritornare utili.
Per prima cosa il dosaggio, salvo quanto previsto dalle ricette, il quantitativo che generalmente si usa è il seguente:
PER RISOTTI ASCIUTTI si possono considerare 80 o 90 g. per persona;
PER PIATTI ASCIUTTI si possono considerare 60 o 70 g. per persona;
PER MINESTRE E PIATTI IN BRODO si possono calcolare 50 o 60 g per persona.
Ed ecco, invece, alcune regole fondamentali:
- PER UN BUON RISOTTO LA QUANTITÀ DI ACQUA O BRODO DEVE ESSERE PARI A SETTE VOLTE IL PERSO DEL RISO;
- DURANTE LA COTTURA DEL RISO MAI VERSARE BRODO, ACQUA O ALTRI LIQUIDI FREDDI MA SOLO BOLLENTI;
- E’ IMPORTANTE SCOLARE IL RISO AL DENTE PERCHÉ’ IL RISO CONTINUA A CUOCERE ANCHE DOPO AVERLO SCOLATO;
- IL TEMPO DI COTTURA DIPENDE DAL TIPO DI RISO, INDICATIVAMENTE SI PUÒ SINTETIZZARE DICENDO CHE PER IL RISO A CHICCHI TONDI BASTANO CIRCA 12, 13 MINUTI; PER I CHICCHI LUNGHI E AFFUSOLATI IL TEMPO DI COTTURA E’ MAGGIORE, 18, 19 MINUTI.
Il riso è un alimento importante, sano e digeribile inoltre è ricco di amido, di vitamina B1, B2, PP, proteine, calcio, fosforo, manganese, rame, selenio, zinco potassio, magnesio.
Si potrebbe parlare a lungo del riso, della difficile coltivazione grazie alle “mondine”: l’alta Romagna, il Ferrarese è ricco di tristi storie che hanno per protagoniste queste donne che piantavano i teneri fusti in campi allagati da acqua fredda.
Ma questa, come si suol dire, è tutta un’altra storia…..