IL KARKADE’
Il Karkadè, (Hibiscus Sabdariffa) è una pianta erbacea originaria dell’Africa tropicale dai grandi fiori a capsula gialli o rossi e dal calice carnoso.
Non tutti sanno che nel 1986 ebbe inizio un progetto di collaborazione tra l’AES (Organizzazione Non Governativa di Padova) e la diocesi di Meru in Kenya: con l’importazione del Karkadè si finanziava il progetto di portare l’acqua nelle case africane.
I fiori del karkadè vengono seccati al sole, distaccati dal calice a mano e confezionati.
In commercio si trovano in filtri e bustine oppure in sacchetti dai fiori interi, in ogni modo vengono usati per infusi e bevuti sia caldi che freddi; questi fiori dai molti e buoni principi attivi sono rinfrescanti e dissetanti, tanto che gli africani, per affrontare lunghi viaggi, tengono in bocca un fiore secco perché aiuta ad allontanare la sete.
Il karkadè ha molte buone proprietà, essendo ricco di vitamina C, vitamina D, potassio, magnesio, acidi organici, flavonoidi, mucillagini, è antiossidante, antinfiammatorio, diuretico e ha proprietà antisettiche, contrasta le fragilità capillari, la cistite e l’ipertensione e tanto altro ancora; da non sottovalutare che è privo di caffeina, teina o di altre sostanze eccitanti.
Ha proprietà lenitive, infatti un rimedio casalingo contro infiammazioni della pelle consiste nel fare un decotto e farne impacchi.
La tisana a base di karkadè si può bere sia calda che fredda, al naturale o addolcita con zucchero o miele, nella stagione estiva lo si può preparare e una volta raffreddato, tenuto in frigorifero o con l’aggiunta di ghiaccio, può essere servito come un’ottima bibita rinfrescante e benefica!!
Un’altro modo consiste nell’unire ai fiori di Karkadè anche delle malvacee (come la malva), sarà un’ottima tisana, sia calda che fredda, dalle proprietà lenitive importanti.