FICHI CARAMELLATI ANTICA RICETTA ROMAGNOLA
Questa ricetta appartiene alle tradizioni romagnole. Nelle fredde serate invernali, quando in cucina si sprigionavano i tepori della stufa a legna, sulla tavola imbandita per la cena, era un piacere per gli occhi e per la gola: piadina calda, squacquerone o ricotta fresca e fichi caramellati. Ricordi di ieri che si possono ripetere oggi con la stessa gioia.
Ingredienti
- per ogni kg. di fichi
- 450 gr. di zucchero
- una scorzetta di limone, solo la parte gialla tagliata a listarelle sottili.
L’importante è scegliere i fichi non troppo grossi ma belli sani e col picciolo, meglio se non sono troppo maturi.
I fichi non vanno lavati ma puliti delicatamente con un panno.
Mettere i fichi a strati in una pentola capace, dal fondo grosso, alternando con strati di zucchero: uno strato di fichi col picciolo rivolto in alto, uno strato di zucchero; un secondo strato di fichi e sopra lo zucchero e la scorzetta di limone.
Coprire con un tovagliolo e lasciare così per tutta la notte.
Il giorno dopo, togliere il tovagliolo, prendere la pentola senza mescolare il contenuto e porre su fuoco tenendo la fiamma media, poi quando lo zucchero comincia a sciogliersi, abbassare la fiamma al minimo.
Lo zucchero comincerà a sciogliersi e i fichi verranno a galla, con un cucchiaio, delicatamente, cercare di spostarli verso il basso in modo che tutti possano cuocere allo stesso modo. Si formerà una schiumetta ma non deve essere tolta.
Dovranno rimanere sul fuoco dalle 7 alle 8 ore; saranno pronti quando lo sciroppo avrà una consistenza densa ma morbida e i fichi saranno diventati di un bel colore ambrato scuro.
A questo punto prendere i vasetti già sterilizzati in forno (120° per 10 minuti) ancora caldi ma non bollenti, adagiare in ognuno i fichi e riempire fino ad un cm. dal bordo, con lo sciroppo; è bene aiutarsi con guanti da forno e strofinacci perché saranno davvero bollenti!
Chiudere i vasetti con sigilli nuovi e integri, capovolgerli fra una coperta; devono raffreddare molto lentamente per formare il sottovuoto quindi sarà bene usare una coperta o due.
Quando si saranno raffreddati, generalmente servirà più di una giornata, toglierli da sotto le coperte e riporli in dispensa.
Li ho fatti e sono veramente speciali ma vorrei chiedere per quanto tempo si conservano
Grazie mille
Cordiali saluti
Ciao Fiorella, mi fa piacere che tu abbia provato questa antica ricetta; io li conservo fino 12 mesi, infatti li preparo un anno per l’altro; l’importante è che i vasetti siano ben puliti e sterilizzati e che il sigillo (il coperchio) sia nuovo e non rovinato. Non consumarli se il coperchio si presenta rigonfio o se premendo sopra si comporta come una molla e fa il classico “clik”.
Un consiglio: io li presento anche come antipasto con a fianco un pezzetto di ricotta freschissima, provali!! e grazie!