Il mirto selvatico è una pianta spontanea tipica della macchia Mediterranea, è conosciuta soprattutto in Sardegna, nel Lazio e in Campania dove viene chiamata “mortella” . In cucina, oltre alle bacche che vengono usate per il famoso digestivo, trovano impiego anche le foglie che, essendo ricche di oli essenziali, sono usate per aromatizzare carni, mozzarelle, pane, ecc.. ha proprietà medicamentose e secondo la mitologia, era una pianta cara alla dea Venere in quanto dopo essere nata dalla spuma del mare si era rifugiata in un boschetto di mirti; forse è questo il motivo per cui il mirto è considerato simbolo di femminilità e spesso viene usato per adornare il bouquet delle spose.
NOTA: il mirto si ottiene per macerazione a freddo delle bacche mature.
Ingredienti:
- 500 g. di bacche di mirto
- 500 g. di acqua
- 500 g. alcool a 96°
- 250 grammi di zucchero
Pulire le bacche di mirto, togliere eventuali impurità, foglie, rametti e metterle in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
Con un cucchiaio di legno schiacciare, per quanto possibile, le bacche poi ricoprirle con l’alcool e chiudere il vaso ermeticamente.
Posizionare il vaso al buio e lontano da fonti di calore per 30 giorni.
Almeno una volta a settimana agitare il vaso e se le bacche non sono completamente coperte, aggiungere un poco di alcool.
Trascorsi i 30 giorni preparare uno sciroppo facendo sciogliere completamente, sul fuoco, lo zucchero nell’acqua.
Quando sarà pronto, togliere dal fuoco e lasciare completamente raffreddare.
Filtrare l’alcool e schiacciare le bacche di mirto con un cucchiaio di legno per raccoglierne il succo.
Aggiungere lo sciroppo all’alcool, mescolare e lasciare riposare per altri 30 giorni.
Filtrare e imbottigliare.
Il mirto è pronto ma come per tutti i liquori, invecchiando un po’, migliora.
Servire freddo.