Il corbezzolo, chiamato anche albatro o albero Italia, è un bell’arbusto spontaneo che ormai fa parte dei frutti dimenticati e come altri frutti ha molte proprietà benefiche, i corbezzoli o per meglio dire le corbezzole, sono ricche di vitamina C e E, sono anti diarroiche, hanno potere antiossidante e in alcuni casi anche antinfiammatorie e contrastano l’invecchiamento cellulare, Plinio il Vecchio, invece, consigliava di mangiarne “solo uno” per non incorrere nel mal di stomaco; le foglie hanno proprietà antisettiche. Non è una pianta importata infatti ha origine europea, addirittura nell’Appennino Umbro-Marchigiano, il nome: Monte Conero deriva dal greco “komeros” che significa monte dei corbezzoli; questo arbusto in autunno si riempie di piccoli fiori bianchi e in contemporanea di frutti rossi nati dai fiori dell’anno precedente; è veramente bello, per questo motivo viene coltivato come pianta ornamentale dimenticando, spesso, di quanto sia importante anche per la salute. Le corbezzole hanno un sapore dolciastro e particolare, esternamente sono di un bel colore rosso-arancio e internamente hanno polpa gialla ricca di piccolissimi semi, trovano impiego in alcune ricette, qui riporto una confettura dal sapore veramente unico.
Ingredienti:
- Per 1 Kg di corbezzole
- 250 g. di zucchero
- scorza di un limone, solo la parte gialla
- 1/3 di bicchiere di acqua
Passare le corbezzole velocemente e delicatamente, sotto acqua corrente per lavarle, sono frutti molto delicati, metterle in una casseruola sul fuoco, aggiungere un poco di acqua e chiudere col coperchio.
Lasciarle cuocere per circa 20, 25 minuti schiacciandole con un cucchiaio di legno.
Si formerà una purea, con pazienza, passarla attraverso un colino schiacciando la polpa con un cucchiaio perché è ricchissima di minuscoli semi.
Raccogliere la polpa in una casseruola, aggiungere lo zucchero e la scorza del limone poi rimettere il tutto sul fuoco.
Cuocere la confettura per una mezz’ora circa, mescolando e a fiamma bassa.
Fare la prova piattino per verificare la consistenza e quando sarà pronta, lasciando 1 cm. dal bordo, versarla bollente nei vasetti caldi precedentemente ben lavati, asciugati e sterilizzati in forno.
Chiudere coi sigilli nuovi e capovolgere i vasetti chiusi fra una coperta dove raffredderanno adagio, adagio.
Quando saranno completamente raffreddati, capovolgerli e disporli in dispensa.